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Sfemminellatura approfondimento b

Gli studi circa la sfemminellatura non sono molti, proprio in virtù dell’impossibilità di meccanizzazione, che rendono tale operazione poco interessante da proporre su vasta scala, specie in una viticoltura estensiva e non collinare, quindi fortemente incentrata sulla riduzione dei costi (Morris et al., 2004). Ragionevolmente è possibile stabilire che un congruo numero di germogli sia compreso tra 10-15 per m lineare, oltre i quali si incorre a fastidiosi rischi di affastellamento della vegetazione (Kiefer and Crusius, 1984; Murisier and Zeigler. 1991; Reynolds et al., 2004; Smart,1988).
In molti autori sostengono che il miglior momento per eseguira la sfemminellatura sia all’inizio della stagione vegetativa (diciamo prima della fioritura (Reynolds et al., 1994), perché effettivamente arieggiare la chioma in quel periodo
I dati riportati rappresentano una sperimentazione fatta in Ontario (Reynolds et al., 2005), su cv. Cabernet franc e Pinot noir, in cui è stata eseguita la medesima sfemminellatura ma in differenti fasi fenologiche.
Il momento della sfemminellatura è stato deciso in funzione della fase fenologica calcolata secondo gli stadi definiti da Eichhorn and Lorenz nel 1977. Troverete quindi le seguenti diciture nelle tabelle:
stage 12: 5 foglie distese
stage 15: infiorescenze visibili
stage 19-21: piena fioritura
stage 25-27: allegagione
stage 29-31: ingrossamento acini
La sfemminellatura in tutte le tesi è stata condotta con l’obiettivo di ottenre circa 15 germogli per metro lineare, togliendo i germogli secondari o terziari.