Presente ormai in pochissimi esemplari a forte rischio di estinzione, questa antica varietà trentina (che niente ha da spartire con la famiglia della Vernaccia) era in passato apprezzata per l’aroma fragrante, leggermente erbaceo e balsamico, nonché per la struttura che si riscontrava nei vini da essa ricavati. Il nome deriva probabilmente dal termine latino “vernaculus”, che significa “proveniente da un dato luogo, non importato, autoctono”.