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Spumanti rifermentati in autoclave

Introduzione

I primi tentativi di rifermentazione in grande recipiente risalgono al 1858 ad opera del Maumené, rimasti per 40 anni un’idea. Questa viene perfezionata dal nostro Martinotti (1895), che potrebbe essere citato come il vero inventore del metodo; ma fu il Charmat (1907) a renderlo applicativo e per questo oggi lo si definisce “metodo Charmat”. Il concetto è semplice: ottenere in un grande contenitore quello che ormai era pratica assodata in bottiglia. La difficoltà era nel disporre di un contenitore sufficientemente robusto per resistere alle normali pressioni di esercizio comprese tra 3 e 6 bar.

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SPUMANTI DOC e NON DOC: Valore all'origine e valore al consumo

IV° SIMPOSIO TECNICO VINI SPUMEGGIANTI  Valdobbiadene, 4 maggio 2009 Attualità e Futuro. Ecco i temi del 4° Simposio Tecnico Nazionale del Forum Spumanti&Bollicine 2009. Dopo la Docg del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano e [...]

Bollicine in autoclave, due secoli di storia.

Lorenzo Tablino Da Millevigne n. 6 del 2012 Passo passo ecco la storia delle bollicine: dai primi esperimenti francesi del 1851 di Rousseau, al metodo Martinotti, il polo spumantistico canellese ecc.

Bollicine mon amour

Di Lorenzo Tablino Storia del perlage e tecnica di formazione delle amate bollicine con tutti gli elementi che intervengono nella loro formazione. Segue il metodo per una loro valutazione sensoriale e consigli per il giusto bicchiere da [...]

IL VINO SPUMANTE: UNA BELLA REALTA’ ITALIANA.

Di D’Arcangelo Mauro, Epifani Anna Maria, Giannetti Franco CREA-VE Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia. Una rapida sintesi della produzione italiana degli spumanti fermentati in bottiglia e in autoclave.