Vit.En

3309 C.

Descrizione

Resiste in terreni con massimo 10% di calcare attivo e non si adatta ai suoli difficili. La radicazione è medio buona, assorbe bene Mg e ha media resistenza al disseccamento del rachide mentre è sensibile alle carenze di K. Vigoria limitata e precocità di maturazione ne fanno consigliare l’impiego in impianti molto fitti. Alcuni autori asseriscono un mediocre attecchimento con alcuni vitigni (es. Barbera).

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I portinnesti della vite in Italia

I. Cosmo Estratto dall Rivista di viticoltura ed enologia di Conegliano n. 1-2 del 1957 Il lavoro conserva un notevole interesse e validità, nonostante siano passati diversi anni. Nell'allegato è possibile consultarlo integralmente.

Viti americane

Dott. C. F. Fabiani Sul valore culturale dimostrato nel Novarese da alcuni portainnesti. Novara, Stabilimento Tipografico Cattaneo, 1920

Caratteristiche colturali di alcuni fra i più diffusi vitigni portainnesti

Oliviero Olivieri Cattedra Ambulante di agricoltura per la Provincia di Padova, 1950  

Il passato e il presente della viticoltura americana in Toscana.

Prof. Vittorio Racah Memoria letta all'Accademia dei Georgofili il 3 gennaio 1915. Tratta di vari portinnesti in uso.

La coltivazione del nebbiolo su terreni acidi: il ruolo del clone e del portainnesto

Da Vitenda 2023 Di Franco Mannini, Ivana Gribaudo, Daniela Cuozzo e Michele Colombo Un articolo che riporta i dati di una sperimentazione condotta a Gattinara in cui si è cofrontata l'adattabilità ai [...]