La lavorazione prevede la stagionatura in zona di raccolta e la prima bollitura a 60 °C. Quindi le plance vengono raschiate, refilate, classificate in diverse qualità e imballate per essere trasportate negli stabilimenti di trasformazione dove subiranno una seconda bollitura e le successive lavorazioni.
Dalle plance migliori, tirate in bande, si producono i tappi monopezzo. Dalle altre si ottengono le rondelle e il materiale da lavorare come compensato o da macinare per ottenere l’agglomerato. Questo può prodursi in modi diversi:
L’agglomerato, dapprima impiegato esclusivamente per i tappi compositi da spumante, viene oggi anche utilizzato come tale o con l’aggiunta di una rondella ad ogni estremo per la tappatura dei vini fermi.