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Rupestris Du Lot

Parametri fisiologici

- ritarda complessivamente la maturazione delle uve
- Arneis: sensibile a scarse disponibilità idriche con conseguenza negativa sulla produzione (Novello et al., 1990);predisposizione all'accumulo di polifenoli totali e quindi all'ossidabilità (Mannini et al., 1988)
- Barbera: ottimi risultati, perché si hanno produzioni contenute e qualitativamente elevate (Pirra, 2015).
Cabernet franc: produzione bassa data dal limitato peso del grappolo dovuto a una maggiore colatura (Lovicu et al., 2005)
- Cannonau: produce un elevato numero di grappoli di peso scarso, probabilmente a causa delle colatura (Lovicu et al., 1999);la combinazione esalta ulteriormente il fenomeno negativo della colatura, l’affinità per l’azoto di questo portinnesto si somma a quella già notevole del Cannonau (Lovicu et al., 2005)
- Dolcetto: germogliamento anticipato, alti tenori zuccherini, produzione scarsa (Eynard, 1990)
- Erbaluce: risultati deludenti (Mannini)
- Grignolino: adatto in terreni sabbiosi, con pH bassi (Eynard, 1990)
- Moscato bianco: il mosto ha bassa dotazione terpenica globale, il quale è ricco di geraniolo libero e glicosilato, una scarsa dotazione terpenica sembra essere inversamente proporzionale alla vigoria dei portainnesti (Bottero et al., 1999)
- Nebbiolo: ottimi risultati qualitativi, però bisogna stare attenti alle produzioni a volte troppo scarse. Megli abbinamenti con cloni piuttosto produttivi come CVT 71 o CVT 185. Da escludere assolutamnete cloni scarsamente produttivi come CVT 423 (Pirra, 2015).
- Pinot bianco: la bassa produzione induce il più elevato tenore in zuccheri (Lovicu et al., 2005)
- Vermentino: elevata produzione di legno (Lovicu et al., 2005)

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I portinnesti della vite in Italia

I. Cosmo Estratto dall Rivista di viticoltura ed enologia di Conegliano n. 1-2 del 1957 Il lavoro conserva un notevole interesse e validità, nonostante siano passati diversi anni. Nell'allegato è possibile consultarlo integralmente.

Viti americane

Dott. C. F. Fabiani Sul valore culturale dimostrato nel Novarese da alcuni portainnesti. Novara, Stabilimento Tipografico Cattaneo, 1920

Caratteristiche colturali di alcuni fra i più diffusi vitigni portainnesti

Oliviero Olivieri Cattedra Ambulante di agricoltura per la Provincia di Padova, 1950  

Il passato e il presente della viticoltura americana in Toscana.

Prof. Vittorio Racah Memoria letta all'Accademia dei Georgofili il 3 gennaio 1915. Tratta di vari portinnesti in uso.