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Vitigni Lazio

Bellone b.

Già Plinio lo citava con il nome di Uva pantastica e attualmente, nella zona di Roma dove lo si coltiva, viene chiamato uva pane perché i suoi acini grandi vengono tradizionalmente usati come companatico. Di grande vigoria e media produttività è piuttosto sensibile alla peronospora e al marciume e ama i terreni leggeri di natura vulcanica. Viene solitamente raccolto nella seconda metà di ottobre e utilizzati per diverse DOC del Lazio e in purezza nella DOC Nettuno per un vino amarognolo e delicato, di pronta beva.

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