Noto anche come Bombino nero o Sanguinello lo ritroviamo sia nel Bollettino ampelografico del IX secolo che citato dall’Acerbi che, nel 1825, lo definisce “Cesanese, atto a produrre un vino generosissimo, con acini sferoidi, azzurri nerastri”. Nel 1888 Mengarini lo distinse per primo dal Cesanese d’Affile. Sensibile a tutte le crittogame, ma con buona adattabilità a vari climi mostra produttività abbondante e costante. Dà un vino rosso rubino, tannico e pastoso dal sapore leggermente abboccato.