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Coltivazione

Introduzione

Quasi sicuramente la vite è stata la prima arborea coltivata, in quanto per le altre arboree da frutto (fico, noce, drupacee, ecc. ) ci si limitava all’impianto ( a volte erano spontanee) e alla raccolta dei frutti. La coltivazione inizia col scegliere la varietà voluta, propagarla in un appezzamento (il temine “vigna” è antichissimo) quindi effettuare tutte quelle operazioni ritenute utili a migliorare quanti-qualitativamente la produzione. Nel caso del vigneto l’insieme di queste operazioni costituisce un impegno notevole (da 2000 a 100 ore/Ha, mediamente 600-300) che richiede fatica e professionalità. Non a caso il vignaiolo era ed è una figura importante perché spesso riunisce in sé molteplici figure economiche (contadino, imprenditore, tecnico, commerciante, amministratore). Nei secoli, nei diversi ambienti in cui la vite viene coltivata, le tecniche di gestione del vigneto si sono evolute, affinate, differenziate, modificate, a volte con il ritorno all’antico anche per non inficiare il proverbio che dice: “quello che è stato torna”. Il risultato è la convivenza di soluzioni anche molto diverse, talvolta in apparente antitesi, comunque tali da portare, sia pure per strade anche molto diverse, a risultati positivi ed economicamente accettabili. E, quello che in un determinato momento può sembrare da buttare, al punto che i vigneti vengono abbandonati, non esclude che a distanza di anni (a volte pochi, a volte secoli), consenta il ritorno di una florida viticoltura. Tutto questo fa si che sia molto difficile descrivere quello che si dovrebbe fare per coltivare bene un vigneto. Noi ci proveremo, cercando di indicare le tecniche più collaudate e correnti, ma ben lieti di inserire particolarità e eccezioni che magari ci verranno segnalate, purché documentate e verificabili. Visto che il vino, in maniera indiscussa, è considerato fonte di inspirazione, è più che comprensibile che i primi ad essere inspirati siano i vitic(o)ultori), progettando, sperimentando e attuando sempre nuove (o vecchie) possibilità di coltivazione della vite.

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Il dilemma: ricerca nobile o quotidiana

Di Morando A. Il Corriere Vinicolo, 81(7), 8 - 9, 2008 Il cambiamento climatico e la viticoltura del domani sono all'ordine del giorno ma non devono distogliere dai problemi attuali come il preoccupante aumento della flavescenza dorata.

Interventi post-vendemmia. Corriere Vinicolo n. 41 2009

Il diserbo autunnale e le concimazioni sono due interventi da effettuarsi dopo le operazioni di raccolta del'uva. Da "Le stagioni del vigneto" di ottobre.

La raccolta meccanica dell'uva.

di Albino Morando.Presentazione della vendemmia meccanizzata in tutti i suoi aspetti.

Raccolta e trasporto dell'uva.

di Arnulfo C., Morando A., Roffinella P., Bologna P., Taretto E.La vendemmia e il successivo trasporto in cantina (modalità, mezzi utilizzati ecc.) per un approfondimento completo di questo tema. Dal numero unico di Enotria  del 1985

Diserbo e spollonatura in vigneto con un unico intervento

Di Lembo S., Prandi M., Morando A. Atti Giornate Fitopatologiche, I, 323-330, 2002 prove di diserbo nel sottofila condotte su due vigneti di Moscato e Barbera in periodi diversi, unendovi un effetto spollonante con uso di glufosinate ammonio.

E' possibile migliorare la nostra viticoltura.

di Borgogno L., Morando A.da Il Coltivatore n. 1-2 del 1976Alcune considerazioni su come migliorare la viticoltura: dal ritorno a zone vocate collinari alla lotta alle frodi.

Ricerche sull'impiego di fitoregolatori su vite in relazione alla meccanizzazione della vendemmia.

di Albino Morando ed Ermanno Zanini.Da Il Coltivatore n. 9 del 1973.Le applicazioni pre-raccolta di CEPA sembrano ridurre l'indice di distacco degli acini agevolando la raccolta meccanica dell'uva.

Forme di allevamento della vite e problemi di potatura nella provincia di Asti

di Morando A., Quaglino A.da Quaderni di Vitic. Enologia Univ. di Torino n. 6 1982I sistemi di allevamento e relativi problemi di potatura della Provincia di Asti sono stati "censiti" nelle varie zone del territorio e studiati dettagliatamente [...]

Forme tradizionali d'allevamento della vite nelle Langhe e nel Monferrato

di Arnulfo C., Morando A.da Quaderni Vitic. Enol. Univ. di Torino n. 6 1982Si presentano i sistemi di allevamento più diffusi in Langa e Monferrato, sia nella tradizione che attualmente, con le relative problematiche di lavorazione.

Confronto fra controspalliera e cortine con potatura corta o mista nell'Italia nord-occidentale.

di Eynard I., Morando A., Novello V., Bovio M., Navissano G.da Rivista di Viticoltura Ed Enologia n. 4 1991 In vigneti di Moscato bianco, Cortese e Chardonnay si sono osservati i risultati sulle varie cv dell'innalzamento del cordone o capo a frutto.
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