Il nome Inzolia è usato solo in Sicilia; sul continente infatti il vitigno assume il nome di Ansonica (forse dal francese sorie, fulvo, color dell’oro). Origini. Introdotto in Sicilia forse all’epoca della dominazione normanna, si sarebbe da qui diffuso nel continente, soprattutto nelle isole (isola d’Elba, isola del Giglio). Di recente è stata messa in luce l’affinità genetica con i vitigni greci Rhoditis e Sideritis. Diffusione.L’Inzolia è uno dei vitigni a bacca bianca più diffusi in Sicilia, dopo il Catarratto e il Trebbiano. Oggi appare spesso vinificato in purezza. Lo ritroviamo in numerose Doc, come Alcamo, Monreale, Contea di Sclafani, Contessa Entellina, Delia Nivolelli, Menfi, Santa Margherita di Belice, Sciacca. Ambiente. Predilige le zone collinari, esposte ai venti, delle province di Agrigento, Palermo, Caltanissetta. Storia. Per questa regione è bene sottolineare i passi da gigante compiuti nel settore vitivinicolo negli ultimi anni. Da una condizione di grande arretratezza, in cui versava da tempo, è infatti riuscita a perfezionare tecniche produttive, vigneti e cantine, migliorando sempre più la qualità dei suoi vini.